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STOP AI CONTENITORI IN PLASTICA
Tra plastica e sprechi
Oggi occupiamoci un po’ di un argomento verso il quale i consumatori di tutto il mondo risultano essere sempre più sensibili.
Si sente parlare ogni giorno del nostro pianeta ormai purtroppo in caduta libera e in particolare del tanto chiacchierato (e non preso in considerazione per come si dovrebbe) inquinamento plastico.
Eh sì, c’è da ammettere che per quanto ci si sforzi, è davvero difficile ridurre al minimo il consumo di plastica e per quanto si possa provare ad evitare tutto ciò che lo comporta, sono svariate quelle situazione che ci mettono in difficoltà.
INFATTI…
Restando in ambito culinario o della ristorazione che dir si voglia, un esempio ovvio e spontaneo è quello che vede tutti noi come dei “cuochi” protagonisti tra tanti piatti diversi da preparare ogni giorno.
Ma quando arriva il momento in cui bisogna conservare i cibi, a venirci in aiuto sono da tempo immemore: i contenitori… in plastica!
Il loro utilizzo diventa davvero “d’obbligo” e per quanto possano essere considerati oggetti nocivi per il nostro pianeta, è impossibile negare quanto siano utili e quanto riescano a conservare i cibi in maniera perfetta.
E’ chiaro che abbiamo anche altri strumenti a disposizione per la conservazione dei nostri alimenti ma il contenitore in plastica rappresenta da sempre la versione più easy stando a mantenimento, praticità e comodità.
Per un pranzo a lavoro o una gita fuori porta, il contenitore in plastica risulta essere sempre perfetto grazie alle differenti misure presenti sul mercato e quindi ottime per ogni tipo e quantità di alimento, e naturalmente sono imbattibili anche per quanto riguarda il mantenimento di odori e sapori con la sicurezza, tra l’altro, che niente fuoriesca.
Se ci fosse un valido sostituto però… e se ci fosse veramente? Saremmo pronti ad abbandonare questa vecchissima abitudine e fare spazio a qualcosa di innovativo sapendo che sia di aiuto anche al nostro pianeta?
Bene, ciò che cerchiamo in effetti c’è ma è probabile che non tutti sappiano ancora della sua esistenza:
Gli involucri a base di cera d’api per conservare gli alimenti
Eh sì, avete capito bene, la cera al posto della plastica!
In realtà in numerosi paesi esteri l’idea si è già parecchio diffusa.
Si tratta sostanzialmente di panni di cotone trattati con cera d’api, appunto, resina di pino e olio di jojoba.
Dunque tutte componenti naturali e che consentono di riutilizzare gli involucri più e più volte senza nessuna
particolare accortezza.
Il tessuto trattato in questo modo, infatti, grazie proprio alle cera acquisisce un’altissima malleabilità che gli
consente di essere adattato alla forma di qualsiasi alimento. E ovviamente, in quanto sostituto del contenitore
in plastica, è sigillante e resistente ad unto e perdite.
E SE…
E se dovesse macchiarsi o se dovesse assorbire l’odore del prodotto che avvolge, sarò sufficiente lavarlo con sapone di Marsiglia.
Se dovesse seccarsi o screpolarsi, invece, basterà tenerlo qualche minuto in forno a 50° e tornerà come nuovo in quanto il calore farà ammorbidire la cera restituendogli la giusta consistenza.
In più tessuto è traspirante e garantisce ad alimenti come il pane ed i lievitati ed il formaggio di non rovinarsi con l’umidità trattenuta da materiali non traspiranti come la pellicola.
Questi involucri a base di cera d’api sono particolarmente ecologici ed ecosostenbili; la maggior parte dei produttori, infatti, si avvale di cotone biologico certificato.
La possibilità di riutilizzare anche fino a 100 volte ogni involucro rende il prodotto la soluzione ideale per chi desidera ridurre
al minimo il proprio impatto sull’ambiente e lo sfruttamento delle sue risorse. Sui grandi siti di e-commerce, come Amazon, si può scegliere tra numerose proposte.
Per esempio possiamo scegliere questo set di 6 involucri in c’era d’api il quale è soltanto una delle tantissime opzioni che potrete trovare; già perché ovviamente ci sono tante misure diverse a seconda delle vostre esigenze!
Che aspetti? Diventa green anche tu e contribuisci a sostenere il nostro pianeta!
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