QUALI CIBI E’ POSSIBILE CONSUMARE DOPO LA DATA DI SCADENZA?

Quali cibi è possibile consumare dopo la data di scadenza?

Durante questi giorni di festa (e non solo) purtroppo come conseguenza alle grandi spese fatte per pranzi e cene, anche quest’anno avremo sicuramente a che fare con un problemino abbastanza scomodo ovvero quello che riguarda gli sprechi in riferimento a quei cibi che non andremo ad utilizzare.

Ci sarà capitato milioni di volte di avere tra le mani un qualsiasi alimento e leggere sulla confezione una data passata ormai da un po’.

Eh già, quelle fastidiosissime date di scadenza che ci impediscono, più o meno categoricamente, la consumazione del prodotto in questione.

Non tutti sanno però che, mentre per alcuni alimenti la data deve essere assolutamente rispettata senza alcuna proroga possibile, per altri c’è qualcosa di diverso e adesso andiamo a scoprirlo insieme.

Intanto diamo un’occhiata e facciamo chiarezza sulla dicitura e la sua importanza.

Solitamente infatti possiamo trovare queste due tipologie di “messaggio”:

Da consumarsi preferibilmente entro
Da consumarsi entro

Nel primo caso, la data indicata è ovviamente soltanto indicativa e ciò vuol dire che se al suo raggiungimento
l’alimento si presenta ancora in ottimo stato, è possibile consumarlo senza alcun problema.
Nel secondo caso, invece, la data di scadenza va rispettata nonostante possa sembrare che l’alimento sia ancora buono.

Nei latticini, inoltre, spesso si può anche trovare la dicitura “entro e non oltre” che sta ad indicare un divieto alquanto serio a meno che non si voglia stare male.

Ma andiamo a vedere quali sono quei cibi che possiamo mangiare anche dopo la presunta data di scadenza e quanto tempo si può attendere prima di buttarli via.

  • Yogurt: questo alimento può essere consumato anche fino ad una settimana dopo la data di scadenza anche se, naturalmente, le sue proprietà saranno ridotte, specialmente per i suoi fermenti lattici.
  •  Formaggi stagioni: a differenza di quelli freschi, i formaggi stagionati possono essere conservati più a lungo. Importante è attenersi al loro colore e al loro sapore infatti i formaggi andati a male tendono a diventare amari. In ogni caso, però, è meglio comunque non andare troppo oltre.
  • Salse di pomodoro e conserve: alimenti con date di scadenza che vanno dai due ai tre anni, possono essere anche per due/tre mesi dopo la data indicata assicurandosi sempre che aspetto, odore e sapore non siano alterati.
  • Olio: se è di buona qualità e se conservato nel modo corretto, può essere conservato anche dopo 8 mesi dalla data di scadenza.
  • Uova: specialmente se consumate crude o alla coque, le uova vanno consumate entro tre giorni dalla data di scadenza.
  •  Pasta: trattandosi di un prodotto a lunga scadenza, può essere consumata anche dopo due o tre mesi.
  •  Cereali: se non contengono anche altri ingredienti, il loro consumo può estendersi anche fino a sei mesi dopo.
  •  Farine: se ben conservate e visibilmente salubri, possono essere consumate fini a tre mesi dopo.
  • Biscotti secchi: come la pasta possono essere consumati fino a tre mesi dopo anche se potrebbero perdere di consistenza.
  • Cioccolato fondente: se fondente, ben conservato e di qualità, il cioccolato può essere consumato anche dopo un anno purché non contenga anche altri ingredienti e il suo aspetto sia visibilmente sano.
  • Panettoni, pandori e colombe: Si tratta dei classici dolci delle feste che spesso si ricevono o si acquista in modo esagerato per sperimentare le varie combinazioni di sapore. Per loro, la data di scadenza può essere rimandata al massimo di due settimane. Da considerare ovviamente è sempre e comunque il loro aspetto.

Tuttavia è bene ricordare che…

  •  Un prodotto alimentare aperto potrebbe andare a male prima rispetto ad uno ancora sigillato.
  •  Se la confezione è gonfia, il prodotto va buttato anche se non ancora scaduto.
  •  Alimenti con aspetto diverso, muffa o colori strani vanno subito eliminati.
  •  In caso di pasta, farine o biscotti è bene ricordare che possono crearsi le famose farfalline che sono tipicamente infestanti. Se si hanno di questi prodotti in casa e si sa che sono prossimi alla scadenza è quindi buona norma controllarli periodicamente.
  • I cibi tendono a mantenersi meglio in inverno che in estate. Nei periodi più caldi è sempre meglio evitare di superare la data di scadenza a meno di non essere più che sicuri della salubrità del prodotto.

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