PERCHE’ DICIAMO BUON APPETITO?
ALLA SCOPERTA DI QUESTO SIMPATICO MODO DI DIRE
Il detto buon appetito è quella “formuletta magica” utilizzata da tutti noi prima di iniziare un pasto, solitamente pranzo o cena .
Tramandato di generazione in generazione, soprattutto tra noi italiani, questo termine è nel nostro quotidiano veramente da sempre.
Ma nonostante lo ripetiamo ogni giorno ancora e ancora, ci siamo mai chiesto il motivo per cui lo diciamo?
Ci siamo mai chiesti qual è il suo significato di questo gesto di buina educazione sebbene per gli esperti delle buone maniere sia invece assolutamente da evitare?
In tempi antichi e più precisamente ai tempi dei feudatari, come ben sappiamo avere una servitù numerosa era una normalità.
In certi periodi dell’anno succedeva che i signori organizzassero dei banchetti ai quali anche la servitù poteva partecipare, per festeggiare
un abbondante raccolto o una proficua battuta di caccia.
E’ così che ebbe vita l’utilizzo del termine buon appetito da parte del padrone, come augurio anche verso i suoi servi i quali potevano
godere di quel pranzo ricco e abbondante.
Come possiamo capire quindi, il buon appetito aveva un significato molto diverso da quello a cui viene attribuito oggi; infatti, se prima sembrava essere un invito ad approfittare di quel momento ricco di viveri e prelibatezze, oggi sembra essere soltanto un’abitudine.
E il motivo è molto semplice, oggi lo stare a tavola non è più solo un il momento attraverso il quale sfamarsi ma è anche un momento
di condivisione e incontro, al di là della sua “funzione principale”.
Di conseguenza, la ragione per cui il galateo bandisce categoricamente l’utilizzo di questo termine è legato ancora all’aristocrazia; questa infatti, in quanto tale, non arrivava mai affamata a tavola e quindi augurare di aver appetito era (e sarebbe tutt’oggi) del tutto scorretto.
La tavola era perlopiù un momento per creare alleanze e conversazioni, lasciando il cibo in secondo piano.
Ovviamente possiamo benissimo utilizzare questo termine come e quando ci pare, al contrario di ciò che dice il galateo.
Ma se proprio vogliamo attenerci alle buone maniere, possiamo scegliere di dire semplicemente buon pranzo o buona cena e fare così un augurio indirizzato al momento in generale e senza alcun riferimento al cibo o all’essere affamati.
Tra gli altri termini banditi dal simpatico galateo ne troviamo anche altri ovvero:
- Dire cin cin – evitando di parlare durante il brindisi e limitandosi solo a sollevare i calici e farsi un piccolo cenno.
- Non chiedere il sale a meno che non sia già tavola – significherebbe non apprezzare il cibo.
- Non tagliare uova e formaggi con il coltello – essendo cibi morbidi, basta la forchetta.
- Spezzare il pane in piccoli pezzi con le mani e poggiarlo sul piattino dedicato e mai direttamente sulla tavola.
- Utilizzare il tovagliolo dopo ogni sorso di acqua o vino – e deve essere sempre appoggiato sulle gambe.
- Mai mettere in bocca il cucchiaino del caffè – serve soltanto a mescolare la bevanda.
Quindi abbiamo scoperto il motivo per cui diciamo sempre buon appetito, simpatico no? E voi come vi comportate a tavola? Vi attenete alle regole del galateo oppure vi lasciate trascinare soltanto dal vostro personale sentimento?
Grazie per aver letto l’articolo!
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