INSETTI NEI NOSTRI PIATTI?
Insetti nei nostri piatti?
INSETTI NEI NOSTRI PIATTI, VIA LIBERA DALL’UE PER LA FARINA DI GRILLO
Il mondo alimentare è in continua evoluzione e come tutti noi sappiamo si fa sempre più ampio.
In un mondo dove tutto corre alla velocità della luce, ovviamente le novità non sono da meno per quanto riguarda la cosa che riguarda ognuno di noi: il cibo.
Tra mode, tendenze e idee tutto è sempre più amplificato; le scelte morali o quelle fatte per distinguersi dalla massa sono in continuo aumento.
Infiniti modi di alimentarsi e innumerevoli credenze; dalle più semplici alle più “montate”.
Se buttiamo uno sguardo indietro nel tempo, possiamo renderci conto di quanto le cose siano nettamente cambiate nel corso degli anni. Poco a poco, tutto è stato rivisto, rivoluzionato e ricreato.
Spesso può sembrarci quasi che tutto sia andato perduto… i piatti semplici di un tempo, le tradizioni, l’associazione ormai lontana tra cibo e famiglia.
Oggi se ci soffermiamo sulla parola “cibo”, la prima cosa che ci viene in mente è un universo immenso fatto di piatti più o meno elaborati o “gourmet” che dir si voglia dove il bello, forse, viene prima del buono… l’immagine probabilmente ancor prima della sostanza.
Ma se volgiamo uno sguardo al futuro, cosa vediamo? Ci siamo chiesti quali mai potranno essere le new entry laddove tutto è già stato sperimentato in ogni modo possibile?
Pare che la tendenza gastronomica del futuro sia incentrata su un consumo consapevole e responsabile.
L’ultima novità la conosciamo ormai più o meno tutti.
VIA LIBERA DA PARTE DELL’UE ALLA VENDITA UFFICIALE DELLA FARINA DI GRILLO
Con quest’ultima trovata, il mondo non può che dividersi in due categorie. Quelli favorevoli e quello che non metterebbero mai degli insetti sulle loro tavole.
Tra questi, naturalmente, ci siamo noi italiani, che non siamo assolutamente pronti ad un passo del genere e probabilmente non lo saremo mai.
Nonostante ciò però questo sembra essere il novel food promesso e sempre di più avremo a che fare con robe del genere. Da questo momento sempre di più troveremo prodotti la cui base parte proprio da queste novità culinarie, se così possiamo definirle.
L’autorizzazione ad immettere sul mercato la polvere parzialmente sgrassata ottenuta dall’intera Acheta domesticus (grillo domestico) permetterà al nuovo alimento di entrare a tutti gli effetti all’interno del mercato alimentare dell’UE.
Se vi state chiedendo dove sarà possibile la farina di grillo tra gli alimenti che consumiamo abitualmente, sappiate che la lista è piuttosto lunga.
- pane
- panini multicereali
- cracker
- grissini
- barrette ai cereali
- premiscele secche per prodotti da forno
- biscotti
- prodotti secchi a base di pasta farcita e non farcita
- salse
- prodotti trasformati a base di patate
- piatti a base di leguminose e di verdure
- pizza
- prodotti a base di pasta
- siero di latte in polvere
- prodotti sostitutivi della carne
- minestre
- minestre concentrate o in polvere
- snack a base di farina di granturco
- bevande tipo birra
- prodotti a base di cioccolato
- frutta a guscio e semi oleosi
- snack diversi dalle patatine
- preparati a base di carne
E proprio in questo momento, in Italia sono già in commercio le prime patatine con farina di insetti. Incredibile, no?
Questa scelta (assurda) pare sia stata fatta al fine di combattere la fame nel mondo e per il futuro del pianeta. Nonostante ciò però sarà davvero difficile convincere i consumatori, in particolare noi italiana, legatissimi alle nostre tradizioni culinarie.
Per quanto ci riguarda, affermiamo fieramente che non cederemo mai a questi tipo di alimentazione per varie ragioni. Una su tante il senso di repulsione e disgusto che proviamo al solo pensiero.
Preferiamo continuare a cucinare e consumare i nostri cari vecchi prodotti tradizionali e resteremo fermi sulla nostra posizione. Crediamo che per il futuro del pianeta, il suo benessere e tutto ciò che lo riguarda al fine di poterlo migliorare, le soluzioni siano ben altre dal mettere degli insetti sulle nostre tavole.
E voi cosa ne pensate? Insetti nei nostri piatti, sì o no?
Grazie per aver letto l’articolo!