IL TONNO IN SCATOLA FA MALE?

Il tonno in scatola fa male?

UN INGREDIENTE MOLTO CONSUMATO DA TUTTI NOI

Una dieta che si rispetti, varia ed equilibrata, non può ovviamente non comprendere la consumazione del pesce.

Molti di noi, però, un po’ per mancanza di tempo e un po’ per l’aspetto economico tendiamo a consumare (forse anche un po’ troppo spesso) il tonno in scatola.

 

Tonno in lattina
FONTE IMMAGINE: WEB

 

All’apparenza non ci sarebbe nulla da dire; il sapore è molto buono, è un alimento versatile che ci permette di preparare sia primi che secondi saporiti, il prezzo è davvero ridotto (più o meno) e la comodità di aprire una scatoletta e mangiarla la conosciamo tutti.

Questo infatti è l’alimento presente nelle dispense di tutte le case essendo la soluzione salva-cena ideale adottata sia da famiglie e sia da single.

Fresco, leggero, pronto da mangiare e a lunga scadenza. Poche calorie, grassi buoni, tante proteine, il tonno è uno degli alimenti più indicati per le diete ipocaloriche o degli sportivi.

A differenza del pesce fresco, quello in scatola si trova facilmente in tutti i supermercati a prezzo abbastanza contenuto e si conserva per molto tempo.

Dunque sono molti i suoi vantaggi e (almeno all’apparenza) non ci sarebbe ragione per non sceglierlo; tra l’altro la classica scatoletta di tonno può essere utilizzata sia per preparare un primo piatto, sia per un antipasto e da mangiare anche da sola così, accompagnata al pane.

Insomma il tonno in scatola ci viene sempre incontro in svariate situazioni ed è facilmente reperibile in una qualunque bottega di alimentari, in qualunque periodo dell’anno. Una domanda però sorge spontanea come sempre quando parliamo di alimenti pre-confezionati… il tonno in scatola fa male come alcuni sostengono?

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