ALIMENTI E SCADENZA

ALIMENTI E SCADENZA
Quante volte ci sarà capitato, aprendo il frigo di casa nostra, di trovare alimenti di cui neanche ci ricordavamo più proprio lì in fondo?
Al contrario di quanto si possa pensare, questo accade veramente spessissimo nella vita di tutti giorni ad ognuno di noi e non è per niente
un episodio sporadico.
Orari frenetici e poco tempo a disposizione per una spesa giornaliera mirata e volta ad evitare gli sprechi, i cibi che finiscono dallo scaffale del supermercato alla spazzatura è in aumento sempre di più.
FONTE IMMAGINE: WEB
Secondo la FAO infatti ogni italiano butta via 67,1 chili di cibo commestibile. Un peccato enorme e incommentabile tanto sembra surreale. Eppure non c’è proprio nulla di surreale, è nient’altro che la triste realtà dei giorni nostri.
La data di scadenza è una questione molto più ampia di quanto si possa pensare. Se da una parte appare (ed è) una cosa del tutto
corretta e utile a salvaguardare la nostra salute, dall’altra probabilmente viene presa sul serio in maniera davvero esagerata e di conseguenza sbagliata e tutt’altro che utile.
Sebbene sia corretto cercare di “restare fedeli” alle date di scadenza presenti sulle confezioni dei cibi, dovremmo anche cercare di capire ancora meglio la modalità di conservazione di quel determinato cibo. Qualcosa di confezionato come ad esempio una confezione di biscotti, certamente non dovrebbe essere buttata via il giorno preciso della presunta data di scadenza.
Proseguendo per logica, possiamo renderci conto da soli che una confezione di biscotti sarà sicuramente buona e commestibile anche dopo due mesi dalla data di scadenza, purché sia stata conservata in modo corretto.
E qui, come già sappiamo, entra in gioco la dicitura “da consumarsi preferibilmente entro…“, la quale, da sempre, tranquillizza l’animo dei più “maniaci” in materia.
Al di là di tutto ciò però è lecito farsi qualche domanda al fine di scongiurare un inaspettato problema di salute.
Vediamo quindi di capire insieme qualcosa di più a riguardo.
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ALIMENTI DA NON CONSUMARE OLTRE LA DATA DI SCADENZA
Parlando di alimenti freschi e senza conservanti, vediamo come evitare cattive sorprese per il nostro organismo:
- i salumi: salumi affettati freschi, o in busta aperta e riposta in frigorifero, vanno consumati in massimo 3-5 giorni. Gli insaccati confezionati riportano anche loro la data di scadenza sulla confezione, mentre quelli comprati direttamente al banco ovviamente non ce l’avranno. In questo caso se avvertiamo alterazioni nel colore e/o cattivi odori, non dobbiamo assolutamente consumarli. Proprio i salumi, infatti, possono essere portatori di Listeria, ossia un batterio molto pericoloso per la nostra salute.
- formaggi a pasta molle: soprattutto se fatti con latte pastorizzato, devono essere consumati entro la data di scadenza e al massimo dopo 5 giorni dal giorno dell’acquisto.
- carne fresca: la carne fresca acquistata al banco va consumata entro un paio di giorni oppure è bene congelarla prima della scadenza. Con la carne fresca, infatti, il rischio di contaminazione e di sviluppo di Salmonella, Escherichia Coli, e altri batteri causa di malattie di origine alimentare.
- succhi di frutta: se sono scaduti possono contenere batteri.
- frutti rossi – fragole, mirtilli, lamponi: sono alimenti ricchissimi di antiossidanti e fibre e vanno assolutamente mangiati entro e non oltre la data di scadenza poichè possono sviluppare uno spiacevolissimo parassita nemico del nostro organismo ovvero il cyclospora.
- germogli: anche per questi è bene attenersi alla data di scadenza visto che sono inclini alla contaminazione e alla crescita di batteri come la Salmonella, a causa ad esempio di temperature non idonee e/o umidità.
- verdure a foglia verde: anche se lavate più volte, hanno la tendenza a trasportare batteri come l’Escherichia Coli. Consumare quini solo se perfettamente integri nel gambo e nelle foglie, considerando che spesso vengono vendute senza la data di scadenza, trattandosi di prodotti freschi.
ALIMENTI CHE POSSONO ANCHE SUPERARE LA DATA DI SCADENZA
- riso e pasta: sono commestibili fino ad un anno dopo la data di scadenza. Inoltre, una volta cotti possono essere conservati in frigo per tre giorni purché siano ben conservati in un contenitore ermetico.
- uova: sono buone anche dopo 3-5 giorni dopo la scadenza.
- latte: può essere consumato anche dopo 4 giorni dalla sua apertura purché conservato nella parte posteriore del frigo la quale solitamente è la parte più fredda.
- frutta e legumi in scatola: una volta aperti, vanno consumati entro 4 giorni massimo se conservati in frigo.
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A proposito di cibi, scadenza e conservazione, in commercio sono presenti varie soluzioni per mantenere al meglio i nostri cibi ed evitare spiacevoli sorprese e anche problemi.
Ad esempio a tal proposito, un grande aiuto in cucina è la macchina sottovuoto per alimenti la quale allunga la conservazione di cibi molto freschi, riducendone l’ossidazione e impedendo la proliferazione microbica – batteri e muffe.
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Un altro valido aiuto ci è dato anche dai contenitori per alimenti in vetro con chiusura ermetica grazie alla quale si evita l’ingresso di aria e umidità. Ideali per conservare i cibi sia in frigo, in freezer e in dispensa e perfetti, inoltre, per il pranzo da portare a scuola o al lavoro. Sono utili sia per secchi che freschi.
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